Vino Bianco "Les Ètrangers" 2023 - Riesling sull'Etna - I vini di Simone & Andrea Foti de I Vigneri
I vini di Simone & Andrea Foti de I Vigneri
Fattore di autoctonia
Vitigni
Riesling 100%
Produttore
I vini di Simone & Andrea Foti de I Vigneri
Coltivazione
Alberello Etneo

Su questo vino
Segni particolari.
Un viaggio solitario e vertiginoso ma con la potenza di un'onda possente che si infrange su scogli antichi, sollevando nell'aria una nebbia salmastra, pungente e vivida.
Respirarlo è come riempirsi i polmoni sull'orlo di una scogliera battuta dal vento.
È un vino che domina e commuove allo stesso tempo, dove la fragilità e la potenza si fondono in un'unica, irripetibile emozione, come trovarsi piccoli davanti all’immensità della natura.
Il vino secondo noi.
È la sfida di capire come si comportano gli internazionali sul suolo vulcanico dell'Etna.
Questo vino nasce da una visione coraggiosa. Simone e Andrea Foti, in continuità con il lavoro del padre, hanno scelto di sperimentare con un vitigno alloctono, ma di nobile lignaggio, come il Riesling, innestato su un sistema antichissimo: l’alberello etneo. È una scelta che parla di radici e futuro, di resilienza e identità, in un territorio come Milo, dove clima continentale e influenze mediterranee si incontrano e si fondono.
L’Etna è un luogo che vive e muta. Le sue eruzioni ridisegnano i confini, i suoli, le possibilità. E proprio per questo, come dicono i Foti, è più preparato di altri territori al cambiamento climatico, perché il cambiamento è inciso nel suo DNA. La sostenibilità, per loro, non è una bandiera da sventolare, ma un modo etico di vivere la terra. Ecco allora che l’agricoltura biologica non è un traguardo, ma un percorso continuo verso un ecosistema più giusto e durevole.
Nel calice, Les Étrangers 2023 si presenta con un giallo dorato cristallino, vivo, luminoso come la luce che si rifrange sulle sabbie vulcaniche dopo un temporale d’estate. Al naso è ancora timido, ma preciso e intenso: si apre con note di mela verde, scorza di lime, fiori di sambuco ed erbe aromatiche, cenni balsamici che ricordano la nepitella. Poi affiorano le sfumature minerali, distintive del Riesling che si fa plasmare dal vulcano: soffi di idrocarburo, mai invadenti, si fondono con la pietra focaia, evocando il calore tellurico della lava raffreddata.
L’ingresso al palato è deciso, verticale, dominato da una freschezza agrumata che vibra come un accordo teso di violino. L’acidità è netta ma elegante, sorretta da una sapidità salina, che sembra raccogliere il respiro del mare lontano, portato su dalle correnti mediterranee. Il finale è leggermente amaricante, un incontro armonico tra durezze che chiude il sorso con una profonda energia e compostezza, lasciando una scia lunga ed energica.
Les Étrangers 2023 è un vino che danza in bocca. Come nel celebre brano di Franco Battiato, “Voglio vederti danzare”, anche qui c’è un movimento perpetuo, una verticalità che si fa ritmo. Ogni sorso è un passo verso l’alto, un’energia che spinge e non si arresta, come la sua freschezza affilata che percorre il palato come un derviscio rotante. C’è qualcosa di mistico in questa danza: il vino non si ferma, evolve, si trasforma nel tempo e invita chi lo beve a lasciarsi andare, ad amarlo oggi e riamarlo tra dieci anni, quando avrà trovato nuove parole per raccontare sé stesso.
È un vino che ascolta il vulcano e il cielo, la storia e l’intuizione. E ci chiede, con delicatezza e intensità, di fare lo stesso.